“L’ECCELLENZA SALVERA’ IL MADE IN ITALY”: LA RIFLESSIONE DELLA GIORNALISTA LA ROSA

Di Roberta Bascetta  “A causa del  Covid, 9,6 mld  di cibi e vini sono stati invenduti. In questo momento difficile chiediamo agli italiani di privilegiare il consumo di prodotti alimentari Made in Italy”. Ad affermarlo il presidente della Coldiretti Ettore Prandini. Nel commentare questi dati, la giornalista  dott.ssa Katia La Rosa, ha dichiarato: “l’Italia dell’eccellenza salverà il made in Italy”. Esperta di comunicazione istituzionale, già docente universitaria, ha progettato e creato un sistema di piattaforme digitali lanciando l’idea di una dottrina sociale che rivaluti il concetto universale di “eccellenza” territoriale, che ne faccia i cardini del Made in Italy, come elemento chiave per il traino dell’economia del nostro Paese. “Tutto è cambiato. La pandemia ha modificato il nostro modo di fare impresa. Per la salvezza del nostro Paese – ha continuato La Rosa –  è necessario imparare a promuovere il Sistema Italia ai tempi del Covid – 19. La parola d’ordine digitalizzazione.  Modificando i canali comunicativi, necessario puntare alla valorizzazione delle economie locali e delle loro eccellenze.  I passi necessari: rilanciare l’immagine dell’Italia attraverso la peculiarità delle eccellenze territoriali e  sostenere le esportazioni, attraverso il rilancio dei settori economici più colpiti. Dobbiamo vivere proiettati  al futuro”.  La Giornalista La Rosa, lo scorso marzo, in pieno lockdown, con lungimiranza, ha lanciato la campagna nazionaleL’italia dell’eccellenza salverà il made in italy, consapevole che il mutamento epocale avrebbe creato un danno alla nostra economia. Una strategia oculata che ha anticipato i tempi rivelandosi antesignana rispetto alla crisi attuale. I dati pubblicati oggi dall’ISTAT confermano l’importanza del suo intervento: l’epidemia da Covid-19 ha avuto un impatto sull’economia italiana profondo ed esteso, nel quadro di uno scenario economico internazionale pesantemente negativo. La nota mensile sull’andamento dell’economia italiana di aprile 2020 ha evidenziato che i settori più colpiti sono quelli più aperti al commercio internazionale e più rilevanti per il modello di specializzazione italiano: tessile-abbigliamento-pelli (-4,1%), apparecchi elettrici (-4,0%), macchinari (-3,8%), autoveicoli (-3,7%); effetti più contenuti si registrerebbero, invece, per gli alimentari e bevande (-1,9%).

 

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