Estetica ed economia culturale, un binomio imprescindibile. La Sicilia patrimonio di arte e cultura da esportare.

E’ sperimentato il format della mostra itinerante: Iside ed Afrodite in viaggio per la Sicilia

Iside” e “Afrodite Callipigia”, svelano nella marmorea bellezza la grazia e la potenza dell’universo femminile primordiale, presente in quasi tutte le mitologie mediterranee. I due reperti di notevole pregio storico–artistico custoditi oggi nel polo museale di Marsala sono stati inseriti all’interno di un progetto di promozione turistica che ha voluto esaltare e celebrare il grande patrimonio artistico culturale dell’Isola di Sicilia. Le due statue infatti hanno viaggiato da Brolo ad Agrigento nell’ambito della mostra “Splendida Sicilia Solidale – MaterGea” dedicata ai culti Femminili del Mediterraneo.

afrodite callipigia“Quest’anno – ha spiegato l’Onorevole Nino Germanà, abbiamo voluto puntare alla creazione di un nuovo format: la mostra itinerante per promuovere ed esportare i  beni artistici del nostro immenso patrimonio per renderli fruibili. Si è rivelata strategica, infatti, la collaborazione tra gli assessorati dei Beni Culturali e del Turismo della Regione Sicilia, il polo museale  di Marsala ed  il  Parco Archeologico della valle dei Templi di Agrigento, che ha abbracciato l’idea della creazione di una formula  che coniugasse anche le tecnologie innovative applicate ai Beni Culturali e consentisse ai visitatori di conoscere le fasi di rinvenimento dei reperti, con immagini, descrizioni e musiche suggestive, in un contesto espositivo di efficace semplicità ed eleganza”. Le due sculture di Iside ed Afrodite, svelano nella marmorea grazia, la potenza eloquente dell’universo femminile.

La “Venere Callipigia”, è stata ritrovata nel 2005 a Marsala, nell’area di Capo Boeo , durante uno scavo eseguito dalla Soprintendenza BB. CC. AA. di Trapani.
La statua è copia romana del II secolo d.C. di un originale greco la cui tipologia di Venere Pudica si fa risalire a Prassitele ed incarna l’ideale umano della dea della bellezza e della forza rigeneratrice dell’amore attraverso i gesti quotidiani del bagno.
Scolpita in marmo bianco di probabile provenienza greca, è acefala e mutila della metà del braccio destro, che copriva pudicamente il seno, di più della metà del braccio sinistro, che reggeva il mantello ( l’himation), di metà circa della gamba destra e di parte della gamba sinistra.

marsala_iside_foto-maurizio-forzano-marevigliosa2016La statua di Iside è stata ritrovata a Marsala tre anni dopo, (2008). Rappresenta a grandezza naturale l’antichissima divinità di origine egizia, adottata in età imperiale nel Pantheon romano,  anch’essa acefala e in marmo bianco. Iside, oltre ad assumere la prerogativa di protettrice dei naviganti, anche nella religiosità popolare romana fu introdotta a Roma attraverso i sovrani greci dell’Egitto, i Tolomei in epoca tardo ellenistica, conoscendo subito una ampia diffusione. Due statue senza sguardo che aprono nuove visioni sullo sviluppo del turismo culturale in Sicilia.

Articolo a cura di Katia La Rosa. 

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