L’Italia, nota in tutto il mondo per i suoi tesori dal grande valore storico, culturale e naturalistico è il paese che detiene il maggior numero di luoghi inseriti nella lista dei siti Patrimonio Mondiale dell’Umanità redatta da Unesco (United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization) organizzazione fondata nel 1945 dalle Nazioni Unite con lo scopo di incoraggiare la collaborazione tra le varie nazioni nelle aree dell’istruzione, scienza, cultura e comunicazione. L’italia ne possiede ben 48 su un totale di 964 seguita dalla Spagna e Cina con 44 siti.
Come disse Anatole France, viaggiare è cambiare opinione e pregiudizi, cosi vi guiderò verso una nuova dimensione tutta da scoprire. Inizierò, questo viaggio tra i sentire dell’arte e della cultura percorrendo anche i vicoli della magnificenza naturale della mia terra: la Sicilia. La regione Italiana che ne detiene il maggior numero. Sette le meraviglie dell’Isola più affascinante del Mediterraneo.
Un connubio di bellezze naturali che si intrecciano con la storia delle mille dominazioni che l’hanno resa unica.
Valle dei Templi (Agrigento)
Inserita nel 1997 la Colonia greca fondata nel VI secolo a.C. è divenuta una delle principali città del bacino mediterraneo. I resti dei magnifici templi dorici che dominano la città antica, una parte della quale è ancora sepolta e intatta sotto i moderni campi e frutteti, testimoniano la sua supremazia e fierezza. Una serie di accurati scavi nella zona ha fatto luce sulla città ellenistica e romana e sulle pratiche di sepoltura degli abitanti paleocristiani. (Scheda Unesco). Il comitato tecnico scientifico ha deciso di inserire l’area di Agrigento in quanto è una delle più grandi città dell’area del Mediterraneo, e si è conservata intatta in condizioni eccezionali. Il complesso dei templi dorici è uno dei principali esempi dell’arte e della cultura greca.
Val di Noto
Riconosciuta nel 2002, la val di Noto comprende otto città del sud-est della Sicilia: Caltagirone, Militello in Val di Catania, Catania, Modica, Noto, Palazzolo, Ragusa e Scicli che furono ricostruite dopo il 1693, nello stesso luogo o vicino alle città esistenti al tempo del terremoto di quell’anno. Esse rappresentano una considerabile impresa collettiva, portata con successo ad un alto livello di architettura e compimento artistico. Custodite all’ interno del tardo Barocco, esse descrivono pure particolari innovazioni nella progettazione urbanistica e nella costruzione di città”. Sono circa 800 i monumenti che fanno parte delle città tardo baracche.
Siracusa e le Necropoli rupestri di Pantalica
Inserito nel 2005 Il sito comprende due parti differenti contenenti reperti di epoca greco e romana: La Necropoli di Pantalica, situata vicino a delle cave a cielo aperto, che contiene più di 5.000 tombe, molte delle quali da datarsi tra i secoli XIII e VII a.C. Nella Necropoli rimangono dei reperti dell’epoca bizantina, così come i reperti dell’Anaktoron (Palazzo del Principe). La seconda parte è invece l’Antica Siracusa, che include Ortigia, il primo nucleo di questa città fondata dai coloni greci arrivati da Corinto nell’ottavo secolo a.C. Sul suolo di questa città (riguardo alla quale Cicerone disse che «era la più grande e bella di tutte le città greche») rimangono i resti del Tempio di Atena (V° secolo a.C.), in seguito convertito a cattedrale. Inoltre, rimangono i resti di un teatro greco, un anfiteatro romano e molte altre costruzioni. Queste testimonianze attestano la turbolenta storia della Sicilia dalla dominazione dei bizantini a quella dei borboni, passando attraverso la dominazione araba, normanna, di Federico II (Hohenstaufen, 1197-1250) e da quella degli Aragonesi. L’antica Siracusa rappresenta una testimonianza unica nel suo genere, dello sviluppo della civilizzazione mediterranea di oltre 3 millenni. I siti ed i monumenti di Siracusa/Pantalica formano un “Insieme”, che costituisce una raccolta unica quale straordinaria testimonianza delle culture del mediterraneo attraverso i secoli e nello stesso spazio.Inoltre offre, attraverso la sua straordinaria diversità culturale, una eccezionale testimonianza dello sviluppo della civilizzazione di oltre 3 millenni. Il gruppo di monumenti e siti archeologici situati a Siracusa (tra il centro di Ortigia e i vestigi localizzati in tutta la zona urbana) sono il più grande esempio dell’eccezionale creazione architettonica che raggruppa diversi aspetti culturali (Greco, Romano, Barocco).
La Villa Romana del Casale (Piazza Armerina) Enna
La Villa del Casale di Piazza Armerina, inserita nel 1997 rappresenta un sublime esempio di lussuosa villa romana, che illustra graficamente la prevalenza delle strutture sociali ed economiche del suo tempo. I mosaici che la decorano sono eccezionali per la loro qualità artistica e la novità dell’ampiezza. Lo sfruttamento agricolo della campagna, durante il periodo romano, è simboleggiato dalla villa, vero fulcro di un ampio possedimento su cui si fondava l’economia rurale dell’Impero d’Occidente. La villa romana del Casale è uno degli esempi più lussuosi di questa architettura monumentale. La sua unicità è dovuta, in modo particolare, alla ricchezza e alla qualità dei mosaici che decorano quasi ogni angolo, i più belli in situ in tutto il mondo romano.
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