Lazio: terra di storia e antichi sapori

Il Lazio è una terra che trasuda di storia, raccogliendo al proprio interno una grande varietà di paesaggi, che si susseguono alternandosi in un gioco favoloso di contrasti. La definiscono la culla della civiltà occidentale e della cultura cristiana, ricca di leggende e di storia, attraversata al proprio interno dal Tevere, luogo di nascita ed elemento di vita sin dalle origini.

Questa regione è caratterizzata dall’ingombrante presenza di una città come Roma, capitale d’Italia e città che vanta il record di abitanti. A Roma convivono realtà e culture differenti che si mescolano tra loro in un crogiolo di entità, riuscendo a diventare un simbolo d’integrazione. Le zone a nord di Roma, nella provincia di Viterbo, conservano i tratti distintivi della presenza Etrusca, infatti, sono numerosi i resti archeologi ritrovati nelle città di: Tarquinia, Vulci e Cerveteri.

La grande varietà territoriale all’interno della stessa regione permette di godere del fascino del mare, pensando alla bellezza di Gaeta, Sabaudia, San Felice Circeo, Sperlonga e le isole Pontine, con Ponza, Ventotene e Palmarola. Per gli amanti del lago è possibile lasciarsi incantare dagli splendidi scorci di Bracciano, mentre, più a nord si trova il lago di origine vulcanica più grande d’Europa: Bolsena.

La varietà territoriale che contraddistingue questa regione è visibile anche a tavola, i sapori e le tradizioni enogastronomiche laziali nascono da un gusto passato, che nel corso del tempo ha subito influenze differenti. Piatti tipici della tradizione dalle classiche paste: Carbonara, Gricia, Amatriciana, Cacio e Pepe fino ad arrivare ai secondi di carne ricchi di gusto e sostanza come: la Trippa romana, la Coratella, la Pajata, in dialetto romanesco, tutte prelibatezze di un tempo passato, ma sempre vive nella cucina attuale. Il Lazio è una terra che riesce sempre a stupire grazie al fascino della propria storia, dove le tradizioni passate si fondono al presente, riuscendo a regalare, agli occhi di chi la guarda, attimi sublimi.

Sabrina De Feudis

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